Memorial Sandro Boscaro 2018

Chi è stato Sandro Boscaro

Sandro Boscaro, pallavolista da sempre, è scomparso nel mese di Aprile 2013. Ha lottato come un leone fino all'ultimo giorno della sua vita. Sandro, affetto da SLA ha sempre creduto nella ricerca e nella scienza, offrendosi di sperimentare un trapianto di cellule staminali per tentare di fermare il decorso della malattia neurodegenerativa che lo aveva colpito nel 2008, la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Nel 2010 il Comitato Provinciale lo aveva premiato durante l'annuale festa delle premiazioni, facendogli la sorpresa di fargli trovare i suoi compagni di squadra. Di seguito la foto della premiazione e la sua lettera di ringrazimanto.
SANDRO SARA' SEMPRE CON NOI.
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Il giorno 15 giugno 2010 durante le premiazioni  della FIPAV alle società sportive di volley  provinciali di Padova sono stato invitato anch’io. A dire il vero è stata una  sorpresa poiché credevo di dover assistere ad una partita fra “vecchie glorie” invece mi sono ritrovato sopra al palco a ricevere un premio graditissimo ed inaspettato.
Mi chiamo Sandro e sono malato di SLA  e sono un ex giocatore di  pallavolo, militavo nel  G.S.VOLLEY CAMIN, una grande squadra formata da grandi atleti ed amici. A quei tempi, insieme, abbiamo condiviso grandi battaglie in campo, ci siamo tolte tante belle soddisfazioni, ma in particolare quando abbiamo “rischiato”  di vincere contro l’allora sconosciuto Andrea Lucchetta.
Oggi mi ritrovo qui commosso nel rivedere i miei amici ed ex compagni di squadra che hanno voluto essermi vicino in questo periodo difficile della mia vita, sento di non essere solo, con voi mi sembra meno difficile affrontare le difficoltà.
Grazie a te STEFANO ed  alla FIPAV per la bella sorpresa , grazie a capitan TOVO al presidente e direttore sportivo della Pallavolo Padova per il dono della maglia, che sono orgoglioso di possedere, e un grandissimo grazie ai miei compagni di gioco per essermi sempre AMICI perché “gli  amici sono angeli silenziosi che ci aiutano a rimetterci in piedi quando le nostre ali non si ricordano più come si fa a volare”.
 
Grazie di cuore 
Sandro